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“Giorgia Meloni e Andrea Giambruno non si sono mai lasciati”, lo scoop di Fabrizio Corona

Giorgia Meloni e Andrea Giambruno non si sono mai lasciati”, lo scoop di Fabrizio Corona fa il giro del web. Sul suo giornale digitale ha rivelato: “Clamoroso, la redazione di Dillinger voleva comunicarvelo ieri, ma i problemi dei bug del nostro amico Mark, ci hanno impedito di lanciare la nostra esclusiva. Nella giornata di mercoledì, Fabrizio Corona si è recato a Roma e ha incontrato fonti vicine agli ambienti che muovono la politica e che hanno assicurato che la storia tra il Presidente del Consiglio e l’ex ciuffo giornalista Giambruno non è mai finita”.

E poi ancora: “Ovviamente il Presidente del Consiglio ha una vita complicata, manca spesso da casa, dorme spesso a Palazzo Chigi, ma quando rientra nella sua dimora romana, trova i suoi cari, sua madre e soprattutto Giambruno, che non se ne è mai andato via di casa e che oltre a fare l’autore gestisce insieme alla tata la sua bambina”.

Per poi concludere: “Il video di Striscia la Notizia che vi riproponiamo rappresenta il vero Andrea Giambruno, un Giambruno ca***ne che però, attenzione tutti, scherza! Magari in modo un po’ volgare come fanno tutti gli uomini all’interno degli uffici e delle redazioni”.

Fuorionda Andrea Giambruno: parla Antonio Ricci

Antonio Ricci di Striscia la notizia ha parlato alla stampa del caso fuorionda di Andrea Giambruno: “Ho letto ricostruzioni mirabolanti, complottarde, a volte incredibili, ma tutte divertenti. Vorrei anch’io fornire la mia versione, naturalmente senza nessuna pretesa di esser creduto, ci mancherebbe, ma solo per dare un contributo al dibattito. Il fatto, secondo me, si sarebbe svolto così. Mercoledì mattina sulla scrivania mi trovo la rivista Chi (secondo alcuni house organ della fam. Berlusconi) con in prima pagina la foto del first gentleman in un campo di grano, a guisa di papaverone o spaventapasseri All’interno veniva esaltato il cuore “gitano” e il ciuffo del giornalista che sarebbe priapescamente cresciuto con gli ascolti. ‘Acciderbola’ ho pensato l’astuto cardinal Signorini si sta preparando a celebrare una beatificazione”.

E poi ancora: “Siccome sono un laico, specie in estinzione, ho una naturale diffidenza verso i nuovi santi, ricorderete il Caso Soumahoro. Ho pensato subito di utilizzare l’antidoto. Da una fortunosa pesca estiva avevo due fuorionda del giornalista in frigo. Li ho usati. Così come son solito fare. Come quello di Buttiglione-Tajani che Berlusconi dichiarò esser la causa della caduta del suo governo”.

Ha poi sottolineato: “Qualche lombrosiano potrebbe obiettare: ‘Potevi mandarlo senz’audio, non ci vogliono mica dieci anni per capire che soggetto è, basta solo vedere come cammina’. Lo so, a volte son didascalico. È un mio difetto. Violando la privacy vi posso raccontare della telefonata di Fedele Confalonieri. L’incipit è stato: ‘Sei il re dei rompicog*ni, anzi sei l’imperatore dei rompic***ni’. La cosa che mi ha più stupito di tutto il dibattito è che per il 90% dei giornali sembra impossibile che possa esistere qualcuno che prende iniziative di testa sua e non sia un mero ventriloquo. Un’anomalia da censurare”.

Ha poi concluso citando una frase emblematica del post social di rottura della premier Giorgia Meloni: “Per quanto riguarda la pioggia sulla roccia, magari non scalfisce subito, ma può far nascere un bell’arcobaleno”.