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Achille Lauro e il difficile passato tra droga, debiti e cattive compagnie

Achille Lauro e il difficile passato tra droga, debiti e cattive compagnie. Uno dei protagonisti assoluti di Sanremo 2020 aveva già raccontato la sua infanzia e adolescenza nel libro autobiografico “Sono io Amleto” in cui si descriveva in maniera cruda e diretta.

Achille Lauro con Boss Doms – Foto: Facebook

Lo scrittore e giornalista Carmelo Abbate ha ripreso il ritratto di Lauro per il suo libro “Le storie degli altri: viaggio nella vita e nel cuore di chi non ha voce”, spiegando in suo percorso in maniera sintetica. “È un bambino brillante, eccentrico. Cresce in una normale famiglia borghese. Frequenta le elementari. Sembra un giorno come un altro. I genitori hanno una comunicazione importante da fare. Basta cene fuori, vestiti o telefonino, siamo pieni di debiti. Lauro conosce il significato della parola rinuncia – scrive Abbate –. Esce con gli amici, finge di aver già mangiato, si vergogna a dire che non ha soldi. Paura, ansia, rabbia lo divorano. Ha 12 anni. Vuole tutto quello che non ha”.

Achille Lauro – Foto: Facebook

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E poi ancora: “Spaccia, ruba motorini, li rivende. Entra in un supermercato con gli amici e la fidanzata. Ha una pistola. Dammi i soldi, cazzo, in fretta. Eccoli, li stringe tra le mani. È eccitato. Ha 14 anni. I genitori cambiano città. Lauro resta a Roma con il fratello più grande. Sono soli. Non sono capaci di prepararsi nemmeno un piatto di pasta. Sono allo sbando. Il fratello fa il deejay per un gruppo rap della zona. Lauro ascolta la loro musica, assorbe le rime, la solitudine degli emarginati. Frequenta feste, rave, si sballa, si perde. La differenza tra essere e avere si annulla. I compagni di strada sono la sua nuova famiglia. Gente come lui, senza prospettive, senza futuro”.

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Fino poi alla svolta decisiva: “Passano gli anni. Lauro è solo. Molti amici sono scomparsi, qualcuno è finito in prigione, qualcuno è morto. Lui è in bilico, lo tiene a galla il rap. Pubblica la sua prima raccolta di canzoni. È il 2013. L’etichetta di Marracash lo mette sotto contratto. Achille Lauro diventa il nuovo volto del rap italiano. Con i soldi guadagnati paga i debiti di famiglia e ricompra i gioielli della nonna che la madre aveva impegnato. Il successo è una botta di adrenalina. Alberghi, donne, vestiti. Ora ha tutto, ma la rabbia è sempre la stessa. Il desiderio di possedere lo divora”.

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