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Capodanno 2016, concerto a Roma forse annullato

Sono in molti ad attendere l’ultimo dell’anno, anche per i tanti eventi musicali che si tengono in ogni piazza più grande d’Italia. Sempre molto scenografico è il concerto di Roma, che però quest’anno rischia di saltare per vari motivi. Vediamo quali.

Pare, infatti, che Roma, nella notte del 31 dicembre 2015, sia rimasta orfana dei concerti in piazza, anche se la notizia è ancora tutta da confermare. Colosseo e Fori Imperiali senza musica, sencondo quanto si legge su Adnkronos, che ha riportato il commento di Daniele Torquati, coordinatore dei mini-sindaci e presidente del XV Municipio: “Al momento non abbiamo ricevuto nessuna indicazione dal Campidoglio, nelle prossime ore chiederemo chiarimenti al commissario”.

Si ipotizzava già di chiamare grandi artisti come De Gregori o Negramaro, ma tutto poi si è bloccato. L’Associazione Assomusica, che raggruppa gli organizzatori di concerti in Italia, ha specificato che “In tutte le grandi capitali del mondo si festeggerà il Capodanno, mentre Roma sarà l’unica metropoli che non porterà avanti quella che era diventata la sua tradizione, il grande concerto di Capodanno”.

Una decisione che sembra strana, in effetti, ma forse dovuta alle necessità di sicurezza antiterrorismo. Si aggiungono anche le parole del commissario Tronca: “Sono un tecnico chiamato a far quadrare i conti, la decisione di spendere una cifra importante per il concertone la può prendere solo un politico eletto dai cittadini”.

Anche Umberto Croppi, ex assessore alla Cultura in Campidoglio durante l’amministrazione Alemanno, ha invece accolto quasi favorevolmente la notizia: “Per quanto riguarda la mia esperienza io tentai invano di sostituire il concerto di Capodanno con qualcosa di diverso e innovativo ma non riuscii a convincere la mia maggioranza a venirmi dietro. Peraltro i costi sopportati dall’amministrazione per il concerto, sia negli ultimi anni di Alemanno che con Marino, sono stati francamente eccessivi. Quindi che il commissario Tronca decida in questo sento non ci trovo niente di scandaloso: un anno di interruzione potrebbe essere anzi utile per ripensare il modo di festeggiare il Capodanno”

Si tratta dunque di una decisione presa davvero? E la causa sono gli alti costi o la paura di eventuali attentati? Staremo a vedere…