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Blanco testimonial per la campagna Valentino Uomo

Blanco è stato scelto come testimonial per la campagna Valentino Uomo. Il cantante vincitore del Festival di Sanremo 2022, in coppia con Mahmood con il brano Brividi, è il protagonista della nuova campagna per la collezione Uomo fall intitolata After Club. La campagna “Portrait of a Generation”, comprende anche quella dedicata alla collezione femminile per l’autunno, dal titolo Promenade.

Per cogliere lo spirito della collezione, gli scatti sono stati realizzati per strada dal fotografo Michael Bailey-Gates ad Arnold Circus, nell’East London. In occasione dello shooting, Valentino ha sostenuto il quartiere e la comunità con una donazione ai Friends of Arnold Circus.

“Penso sempre che il mio lavoro sia scattare una nuova fotografia di qualcosa che già si conosce. Lo faccio con nuova vita e nuove forme, in modo da farvi vedere il paesaggio dalla mia prospettiva. per l’uomo intitolata After Club e I capi prendono tratti emblematici dell’heritage della maison e li propongono sotto una nuova luce: righe e stampe zebrate, cappe e bluse, stampe e ricami. “Quando Valentino iniziò a creare, c’erano molte regole su come indossare i vestiti – osserva Piccioli -. Adesso, la moda è questione di realizzazione di sé”.

Una camicia di seta lunga fino a terra con un drago stampato può essere indossata come vestito, come un cappotto estivo. “Non c’è bisogno di definirla – spiega lo stilista – indossatela come volete”. Una maglia corta a righe è abbinata a una pratica giacca, una minigonna e sneaker Valentino Garavani. Una cappa ricamata, minimalista nel taglio ma massimalista nei dettagli, è indossata con una maglia semplice, pantaloni di pelle e mocassini. Valentino Garavani VLogo Chain.

Per cogliere lo spirito della collezione, i ritratti sono stati scattati per strada ad Arnold Circus, nell’East London.

Sono stati usati degli arredi per creare un senso di stooping, una tradizione urbana in cui vengono lasciati mobili in strada in modo che altri li possano utilizzare. Il casting è stato scelto in base all’attitudine, “trattandoli non come modelli ma come esseri umani” precisa Piccioli. “Volevamo vestirli nel modo in cui si vestono nella loro vita quotidiana. È questione d’individualità e di unicità, si collega con il mio lavoro nella couture. Anche di diversità e inclusività. Una comunità”.