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Prada produce 80mila camici e 110mila mascherine per l’emergenza sanitaria Covid-19

Prada produce 80mila camici e 110mila mascherine per fronteggiare la gravissima e drammatica emergenza sanitaria provocata dal Covid-19. Tante aziende e maison di moda hanno cambiato la produzione per fare fronte comune contro il nuovo Coronavirus, che sta seminando morti, contagi e paura in Italia e nel resto del mondo.

Prada, su richiesta della Regione Toscana, ha avviato mercoledì 18 marzo la produzione di 80.000 camici e 110.000 mascherine da destinare al personale sanitario della Regione.

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Lo ricorda una nota del gruppo in cui si precisa che “il piano prevede consegne giornaliere che saranno ultimate in data 6 aprile. Camici e maschere sono prodotti internamente presso l’unico stabilimento del Gruppo – Prada Montone (Perugia) rimasto operativo a questo scopo e da una rete di fornitori esterni sul territorio italiano”.

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Stessa strada percorsa anche da Ermanno Scervino: “Le nostre sarte erano a casa per precauzione, abbiamo chiesto loro se volevano fare volontariato per produrre mascherine, camici e cuffie, e hanno aderito tutte, anche le loro vicine di casa: per noi è un grande orgoglio”. Toni Scervino, amministratore delegato della maison Ermanno Scervino, è uno degli imprenditori del sistema moda della Toscana che ha risposto all’appello della Regione per fabbricare dispositivi di protezione contro il contagio del Coronavirus, destinati agli operatori sanitari. Un aiuto offerto del tutto gratuitamente.

Oltre a Scervino, hanno risposto all’appello i nomi più blasonati dell’industria del fashion che ha i suoi poli produttivi in Toscana: Gucci, Salvatore Ferragamo, Fendi, Celine, Serapian con pelletteria Richemont, Prada, Valentino.

“L’assessore regionale Saccardi ci ha chiamati, e noi ci siamo subito messi a disposizione”, spiega Scervino, che loda l’operato delle sarte impegnate ogni giorno a cucire mascherine e camici: “Questa è la bella Italia – aggiunge – mi commuovo a dirlo”.

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Il materiale utilizzato dalle sarte di Scervino è il tessuto non tessuto (Tnt), il cui uso è indicato dalla Regione sulla scorta delle analisi di laboratorio condotte da PontLab e dall’Università di Firenze, e che viene fornito alla maison da aziende di Prato: tutti i giorni gli incaricati dell’azienda portano le pezze di Tnt, gli elastici e i ferretti a casa delle sarte, ritirando nell’occasione anche i dispositivi già realizzati, destinati alle aziende sanitarie e alle residenze sanitarie assistenziali della Toscana. “Abbiamo saputo che non hanno questi dispositivi – dice Scervino – e noi con questo vogliamo contribuire a tutelare i nostri anziani”