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Il Volo e i vergognosi insulti dei giornalisti a Sanremo 2019: “Quanta cattiveria e poca umanità”

I tre artisti del gruppo musicale Il Volo, composto da Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, sono stati riempiti di vergognosi insulti e offese gravissime da parte dei giornalisti della sala stampa durante la finale del Festival di Sanremo 2019. I tre tenori non avevano la pretesa di vincere nuovamente l’edizione 2019 della kermesse nazional popolare, ma sono stati molto garbati ed educati con tutti prima, durante e dopo la finale del Festival della canzone italiana.

Il Volo – Foto: Facebook

Francesco Facchinetti mostra il video shock degli insulti dei giornalisti a Il Volo

Francesco Facchinetti ha mostrato un video dei giornalisti della sala stampa del Festival di Sanremo 2019 che esultano quando viene decretato il terzo posto a Il Volo. Alcuni giornalisti hanno pesantemente insultato e offeso i tre tenori, gridando “Me**e, co***oni, vaffa***lo”! L’ex conduttore di X Factor e Miss Italia ha invocato un repentino intervento dell’Ordine dei giornalisti.

La replica de Il Volo ai giornalisti

Gli artisti di Musica che resta hanno replicato alle offese e agli insulti dei giornalisti mediante un post condiviso sui social.

“Abbiamo avuto bisogno di qualche giorno – hanno esordito i tre artisti – per essere lucidi e dire la nostra su quanto accaduto.  Alcuni giornalisti (ed è bene dire solo alcuni) ci hanno pesantemente insultato. Hanno usato parole come m***e, vaffa***lo, in galera, che consideriamo come il frutto di una vera e propria forma di bullismo, di sfottò da stadio. Queste persone non hanno portato gloria all’ordine che rappresentano, il loro atteggiamento è stato un insulto, prima che a noi, a tutti i colleghi giornalisti che svolgono il proprio lavoro in maniera seria e professionale. In 10 anni abbiamo ricevuto molte critiche sulla nostra musica – hanno aggiunto -, sul genere che cantiamo, siamo stati accusati di essere arroganti e spocchiosi”.

I tre cantanti hanno poi sottolineato: “Non abbiamo mai dato importanza a tutto ciò, anche perché, fortunatamente, abbiamo sostenitori che ci supportano quotidianamente e amano quello che facciamo. Ma quando vediamo dei video che testimoniano la cattiveria e la poca umanità da parte di persone che potrebbero essere nostri genitori (molti anche nostri nonni), ci dà molto fastidio. Fastidio perché ogni artista deve avere il proprio spazio di espressione musicale. Essere chiamati m**de o vedere qualcuno che sbraita “in galera” solo perché stiamo facendo quello che ci piace fare nella vita è molto irrispettoso, nei nostri confronti ma sopratutto nei confronti della libertà di espressione. La musica dovrebbe essere libertà non motivo d’insulto!”.

L’Ordine nazionale dei giornalisti farà finta di nulla o prenderà gli opportuni e doverosi provvedimenti?