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Palermo, già a rischio la panchina di Pioli

Stefano Pioli, l'allenatore del Palermo, già in odore di esonero da parte di Zamparini


La panchina del Palermo già comincia a scottare per Pioli. Zamparini, che è ben noto per la sua propensione a far fuori i mister i quantità, si potrebbe dire, industriale, ha già espresso tutto il suo disappunto per come stanno andando le cose. Un inizio di stagione non certo esaltante, seppur di ufficiale vi è stata per ora solo l’eliminazione dall’Europa League ad opera del Thun, culminata con la sonora batosta rimediata dal Napoli nell’amichevole disputata al San Paolo sabato scorso, hanno fatto infuriare il vulcanico patron del Palermo.

Eppure l’inizio sembrava promettere tutt’altro. Il rapporto tra i due sembrava essere già solido in partenza e poter, quindi, durare nel tempo. Ma si sa, con Zamparini non si può mai essere certi di nulla, soprattutto gli allenatori, che sono del resto il solo tassello che può essere sostituito in qualsiasi momento.
“Non si tratta di uomini, ma del modo di stare in campo”, dice Zamparini. “Mi sembra di vedere una armata Brancaleone e non certo una squadra di calcio. Già l’inizio non stava andando in sintonia con le mie aspettative, ma poi a Napoli abbiamo toccato il fondo. Questa situazione mi sta togliendo il sonno”.

Tradotto dal zamparinese significa, più o meno, che ormai il destino di Pioli sembra essere segnato. E probabilmente il ventilato faccia a faccia che si sarebbe dovuto tenere in queste ore, non avrà nemmeno luogo in quanto non si tratta di incomprensioni o dissapori che possono essere chiariti, ma molto semplicemente Zamparini non è soddisfatto, o meglio, è proprio scontento.

Quindi ecco pronti sui blocchi di partenza Delio Rossi, che ovviamente sembra essere in pole, seguito da Marino e Mutti. Nel gruppo dei papabili era presente anche Ranieri, il quale sembra che abbia già declinato l’offerta.
Ora Zamparini, molto probabilmente, cercherà di convincere Rossi, molto amato a Palermo, che comunque pur tra alti e bassi, aveva avuto un discreto rapporto duraturo con il patron dei rosanero.