Calciomercato Milan: Barbara Berlusconi blocca Pato

Di situazioni alquanto strane nel mondo del calciomercato se ne sono viste davvero tante. Questo è il periodo più infuocato per il calcio, quando ci sono procuratori, dirigenti e presidenti che cercano di fare il possibile per acquistare o vendere un calciatore. Il più delle volte le trattative però possono prendere delle pieghe a dir poco fantozziane ed è ciò che è capitato proprio al Milan con la trattativa legata a Carlos Tevez e non solo. E’ da mesi che Galliani parla di forte interesse per l’Apache, che inoltre sembra aver gradito sin da subito la possibile destinazione rossonera. Tutto insomma sembrava praticamente concluso, c’era solo da convincere il Manchester City.
L’intromissione degli ultimi giorni dell’Inter ha fatto sì che il Milan accelerasse l’operazione per portare Tevez a Milano sponda rossonera. Moratti, con la sua mossa da disturbatore, ha però costretto il Milan ad alzare non solo l’offerta per Tevez, ma praticamente a vendere Pato. Nel frattempo infatti era arrivata una proposta del PSG intento a comprare il giovane attaccante brasiliano del Milan. In pochi minuti sembrava praticamente fatta per Pato al PSG e Tevez al Milan, poi tutto è sfumato. E’ bastata infatti una telefonata di Berlusconi a Galliani a far cambiare tutto.
Pato non voleva più lasciare il Milan e di conseguenza la società non poteva permettersi di comprare Tevez. Tutto insomma è ritornato come prima, una situazione però che di certo non ha fatto fare bella figura al Milan. Galliani era lì lì per firmare il contratto con il Manchester City per l’acquisto di Tevez, ma sul più bello ha lasciato a mani vuote la società inglese. Secondo alcuni rumors la motivazione della mancata cessione di Pato non è legata alla volontà del Milan di trattenere il calciatore, anche perché fino a poche ore fa si stava vendendo il giovane talento per Tevez, ma è entrato in gioco lo zampino di Barbara Berlusconi. La neo fidanzata di Pato, nonché figlia del presidente del Milan, ha chiesto che il suo bomber non lasciasse Milano e alla fine così è stato.