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Centurioni in piazza. Chiedono aiuto ad Alemanno

Centurioni in sciopero

Centurioni in sciopero
Centurioni
in piazza. Chiedono aiuto ad Alemanno per trovare una soluzione che accontenti, in un certo senso, capra e cavoli, come suol dirsi. La delibera del Campidoglio li ha di fatto privati di quella che era ed è attualmente la loro unica fonte di sostentamento, e che un sindaco pensi di poter condizionare così drasticamente la vita di persone che oltre tutte non pesano sulle casse del comune, è quanto meno curioso. In fondo i centurioni che da sempre, è proprio il caso di dirlo, fanno in un certo senso la guardia al Colosseo,  non danno proprio fastidio a nessuno e anzi sono apprezzati dai turisti che non rinunciano mai  a fare una foto in loro compagnia.

I centurioni, del resto, rappresentano la romanità, quella Roma imperiale che  le vestigia presenti a Roma  testimoniano da secoli. Fare a meno di loro vorrebbe dire fare a meno di una parte della romanità che contraddistingue la capitale, e questo non è una cosa che il Sindaco di Roma dovrebbe fare.
Del resto, la loro attività è quella del centurione, se lo tramandano di padre in figlio e oltre tutto non saprebbero cos’altro fare per sbarcare il lunario, per assicurare il sostentamento a loro e alle loro famiglie.  Ed è proprio questo che chiedono ad Alemanno, e lo hanno scritto anche su di uno striscione: “Alemanno dacce ‘na mano”.

In fondo non chiedono nulla, solo di poter lavorare e di essere in un certo senso regolamentati. Non chiedono contributi, ma solo il permesso di  continuare a fare la guardia al Colosseo, così come hanno fatto per tanti anni, e i loro padri prima di loro.
I turisti, intanto, continuano ad apprezzarli  e a voler fare le foto con loro. Solo il sindaco sembra voler fare le orecchie da mercante, ma si spera che alla fine cambi idea.