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Adriana Volpe attacca la Rai: “Fino al 2011 si poteva recidere il contratto alle donne incinte”

Adriana Volpe ha svelato un aneddoto davvero vergognoso relativo alle clausole contrattuali vigenti in Rai fino al 2011. La bravissima conduttrice tv e showgirl ha raccontato agli altri coinquilini della Casa del Grande Fratello Vip 2020 che fino al 2011 si poteva recedere il contratto alle donne incinte. Clausole sessiste e ignobili.

Adriana Volpe ha lasciato la Rai dopo una dura querelle mediatico-giudiziaria con Giancarlo Magalli. In precedenza ha dovuto combattere altre battaglie nella televisione di Stato.

Dentro la Casa non ha esitato a togliersi qualche sassolino nella scarpa, proprio in relazione al discorso della maternità: “Mia figlia è nata nel 2012. Fino al 2011, io firmavo sempre un contratto dove c’era scritto: In caso di gravidanza l’artista deve dare immediata comunicazione all’azienda e l’azienda può recidere il contratto. Nulla sarà dato e nulla sarà dovuto”.

Ogni anno, la conduttrice tv Adriana Volpe ha provato a scardinare questa clausola sessista inserita nei contratti delle dipendenti di sesso femminile. Ha vinto la sua battaglia, dato che in Rai dal 2012 non esiste più quella clausola ma sono serviti anni di interviste e di interventi sulla stampa affinché questo avvenisse.

Discorso completamente diverso per la showgirl Antonella Elia. Il pensiero della maternità è maturato troppo tardi per l’ex star di Non è la Rai, sia perché lei non si sentiva adeguata a ricoprire quel ruolo, sia perché non ha trovato l’uomo giusto che le abbia innescato l’idea di diventare madre. “Ero acerba, non mi passava nemmeno per la testa di poter essere madre”, ha detto l’ex naufraga vip dell’Isola dei famosi in diretta tv al GF Vip 4, commuovendo lo studio e lo stesso conduttore tv Alfonso Signorini.