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Alessia Marcuzzi e il suo abbandono a Mediaset: “Una follia”

Alessia Marcuzzi è tornata a parlare del suo abbandono a Mediaset durante un’intervista rilasciata al settimanale Vanity Fair. L’ex conduttrice del Grande Fratello e dell’Isola dei famosi ha dichiarato: “Coraggio è una parola enorme. S’impara, ma nessuno ce lo insegna. S’impara da noi. È il momento del Sì, voglio saltare. Qualunque cosa ci sia dall’altra parte. E chi può farlo deve farlo. Ma nel mio caso parlerei più di follia. Saltare a occhi aperti. Un balzo verso l’alto, ma leggero. Dietro di noi qualcosa che siamo stati, e a lungo, davanti chi vivrà vedrà. Follia è sentire un po’ un richiamo, un’urgenza di libertà. E seguirla”.

L’ex presentatrice tv di Temptation Island Vip ha aggiunto: “Io in tv ci sono nata, non avevo neanche 18 anni, perché ho fatto tutto molto presto nella vita, da quando a 3 leggevo già Topolino. Questo per dire che Mediaset io me la sono proprio strappata dal cuore. Ma quando non ti riconosci più, e non c’entra quello che fai e hai sempre fatto, ma c’entri tu, è obbligatorio chiedersi: ‘Che cosa vuoi diventare?’. E rispondersi. Mi sono detta: ‘Alessia, sei fortunata, sì, e tantissimo, ma sei davvero quello che ti piace? Quello che vuoi essere?’. E così ho cominciato a ridisegnarmi. A pensare. Mi sono fermata: c’era necessità di capire”.

Cosa succederà ora? “Una certezza che ho oggi è che non voglio, per paura, avere fretta di rimettermi in qualcosa che non mi convince – ha sottolineato Alessia Marcuzzi -. Arriverà dell’altro. E c’entrerà con l’entertainment? Magari sì, è nel mio DNA. Perché ascolto la mia pancia mi sono sentita dare spesso dell’anti-convenzionale – ha proseguito La Pinella -, di quella fuori dagli schemi che prende le decisioni affrettate. Perché nonostante sembri la brava ragazza borghese della porta accanto sempre sorridente e accomodante, sono tutt’altro che rassicurante. Ho avuto due figli, Tommaso e Mia, da due uomini diversi (l’ex calciatore Simone Inzaghi, e Francesco Facchinetti, ndr), mi sono lasciata presto con entrambi, quando i bambini erano piccoli, sono stata protagonista di calendari e foto sexy quando ancora non li faceva nessuno”.

Anche andare in analisi l’ha aiutata: “Mi ha insegnato che posizionarsi è fondamentale, se lo fai poi intorno si assesteranno a partire da dove sei tu. E che scendere dalla sedia a dondolo, uscire dal castello, tirare giù il ponte levatoio, superare il fossato, si poteva fare, che fermarsi non è sparire, ma più un prendere tempo per poi chissà tornare, magari, ma non subito. E nel mentre fare cose che piacciono. Come tali, rivoluzionarie”.